I disturbi temporomandibolari sono la condizione di dolore orofacciale più frequente con eziologia multifattoriale e colpiscono le strutture intra-articolari delle ATM i muscoli masticatori. Comprendono un certo numero di segni e sintomi: muscoli masticatori e/o ATM dolore, suono articolare durante il movimento mandibolare e anomalie del percorso di apertura della bocca, come la riduzione o deviazione del range di movimento dell’articolazione.
I disturbi degenerativi delle ATM hanno un’eziologia complicata; una ridotta capacità di adattamento delle strutture articolari o uno stress fisico sostenuto possono causare il rimodellamento degenerativo delle ATM. Il trattamento tradizionale delle malattie dell’articolazione temporo mandibolare è principalmente basato su opzioni non chirurgiche come la terapia fisica, farmaci antinfiammatori non steroidei, o artrocentesi con lubrificazione, mentre il trattamento chirurgico delle è solo raramente indicato.
La scelta dell’intervento terapeutico dipende principalmente dalla diagnosi. Disturbi strutturali (ad esempio, traumi palesi o traumi occulti, tumori primari o secondari, disturbi degenerativi degenerativi e malattie infettive devono essere differenziati dalle sindromi dolorose non strutturali (per esempio, dolore neuropatico, dolore miofasciale e amplificazione psicologica).
Nel trattamento chirurgico dell’artrosi dell’ATM, l’interposizione di membrana amniotica umana nello spazio intra-articolare risultante da un intervento di artroplastica rappresenta una soluzione promettente. Infatti, tre mesi dopo l’intervento, il paziente ha riferito l’assenza di dolore, una maggiore capacità masticatoria e un miglioramento del range di apertura della bocca.
Poiché l’eziopatogenesi e i sintomi delle malattie dell’ATM sono variabili, vengono adottati diversi trattamenti.
In rari casi selezionati, sono necessari trattamenti chirurgici, tra cui meniscectomia, condilectomia e artroplastica con interposizione di tessuti autologhi.
I benefici del posizionamento HAM nelle ATM con gravi disturbi infiammatori-degenerativi potrebbero essere collegati con alle sue proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche e alla bassa immunogenicità. Inoltre, grazie alle sue proprietà, è stato dimostrato che l’applicazione di membrana umana alle ferite riduce notevolmente l’intensità del dolore provato dai pazienti l’intensità del dolore provato dai pazienti. Inoltre, la membrana amniotica è in grado di ridurre l’adesione postoperatoria.
Un promettente suggerimento riguardante l’uso della membrana amniotica umana per la chirurgia dell’ATM è stato fornito. In particolare, futuri studi clinici futuri potrebbero mirare a confrontare l’efficacia di HAM rispetto all’intervento chirurgico interpositivo standard intervento chirurgico standard.
Tecniche di imaging che cercano di valutare i cambiamenti intra-articolari associati all’uso della membrana umana sono anche raccomandate per una migliore comprensione del corso dei disturbi degenerativi nei pazienti sottoposti a questo trattamento.