Non riusciva né a masticare né a sorridere, altre strutture ospedaliere si erano rifiutate di operarla, l’Unità Operativa di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale di Treviso le ha restituito il sorriso.
Una grave limitazione della funzionalità mandibolare le consentiva un’apertura massima della bocca di due millimetri ma grazie a un delicato e complesso intervento chirurgico, articolato in due fasi, l’Unità Operativa di chirurgia maxillo-facciale dell’Ospedale di Treviso, diretta dal dottor Luca Guarda Nardini, ha restituito alla piccola una vita normale.
“La bambina era affetta dalla sindrome di Alagille, con ipoplasia mandibolare e anchilosi dell’ articolazione temporo mandibolare di sinistra – spiega Luca Guarda Nardini -. Altre strutture ospedaliere si erano rifiutate di operarla, consigliando di posticipare l’intervento per ridurre i rischi anestesiologici e chirurgici. Considerata la grave situazione della paziente, dopo un’attenta valutazione clinica fatta assieme agli anestesisti pediatri, abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente. Il caso era particolare e complesso per due motivi – sottolinea il primario –. Innanzitutto per la rarità di queste gravi limitazioni funzionali di tipo anchilotico, generalmente non presenti nei bambini, essendo di solito esiti di traumi in pazienti adulti. Secondariamente in questa bimba la dimensione della mandibola era molto limitata, ragion per cui non era possibile rimuovere la fusione articolare senza danneggiare in maniera importante la mandibola e i germi dentari. Per questo abbiamo dovuto intervenire in due fasi: nel primo intervento abbiamo applicato un distrattore osseo per poter allungare la mandibola. Abbiamo attivato il distrattore di un millimetro al giorno, ottenendo, a fine trattamento, un allungamento di 15 millimetri della mandibola.
Il reparto di chirurgia maxillo facciale di Treviso oltre che di chirurgia malformativa, oncologia, traumatologia, chirurgia orale e preprotesica, chirurgia correttiva delle apnee notturne, si occupa del trattamento delle disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.
Il direttore dell’ Unità Operativa di chirurgia maxillo facciale, dottor Luca Guarda Nardini, già Presidente della Società Italiana Disfunzioni e Algie Temporo-Mandibolari ( SIDA) e attuale consigliere della Società Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale, per oltre dieci anni è stato, all’Università di Padova, responsabile scientifico del master in “ Disordini Craniomandibolari”.
Il reparto di chirurgia maxillo-facciale di Treviso è stato riconosciuto Centro di riferimento regionale per le disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare.