I disturbi dell’articolazione temporo mandibolare sono i disturbi del dolore orofacciale non dentale più comunemente riscontrati, con dolore e disfunzione che potenzialmente possono sfociare in disfagia orale (OD).
La disfagia viene definita la patologia per cui tale passaggio non venga eseguito correttamente. Nei casi meno gravi la disfagia può rendere il pasto difficoltoso.
Tuttavia, risultano poche ricerche su questa condizione, con potenziali effetti negativi sulla pratica clinica.
Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di determinare la prevalenza di disfalgia orale negli adulti che presentano disturbi dell’articolazione temporo mandibolare, diagnosticati secondo i criteri diagnostici di ricerca per i disturbi temporomandibolari o i protocolli dei criteri diagnostici per i disturbi temporomandibolari.
Naturalmente si è tenuto conto della revisione sistematica della letteratura. Il gruppo di studio ha ricercato ben nove banche dati elettroniche fino a gennaio 2017. Inoltre abbiamo consultato gli atti di conferenze e gli elenchi di riferimento.
Gli studi che presentano dati originali relativi alla prevalenza di OD negli adulti che presentavano TMD, se indagavano la deglutizione compromessa, la masticazione, il dolore o l’affaticamento masticatorio o la perdita di peso. L’ammissibilità e la qualità degli studi sono state valutate da due revisori indipendenti.
Risultati Ricerca:
La ricerca ha prodotto 20 studi idonei.
La deglutizione in sé era compromessa solo nel 9,3% dei pazienti con disturbi mandibolari. Sono stati inoltre comunemente riportati una serie di segni e sintomi aggiuntivi di OD (ad esempio, dolore masticatorio (87,4%) e affaticamento (62%)).
Le limitazioni dello studio comprendono l’esiguo numero di studi idonei all’inclusione. Poiché i segni e i sintomi dell’OD sono frequentemente riferiti dai pazienti affetti da TMD, è necessario condurre una ricerca prospettica e psicometrica per determinare la gestione attuale e ottimale di questa condizione.







