In uno studio si è ipotizzato che lo scatto dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) possa predisporre al blocco dell’articolazione mandibolare. Sebbene il click della mandibola sia un disturbo comune, il bloccaggio dell’ATM è raro.
Il click dell’articolazione temporo mandibolare riferito e registrato è aumentato significativamente con l’età, variando rispettivamente dall’11% al 31% e dall’11% al 34%. Tuttavia, il click non ha mostrato un modello prevedibile e solo pochi soggetti hanno riferito costantemente il click (2%) o lo hanno registrato (2%). Nessuno ha sviluppato un blocco.
Interpretazione: Poiché nessuno dei giovani adulti ha sviluppato un blocco dell’ATM, suggeriamo che il trattamento del click sia conservativo. L’evoluzione nel tempo del click articolare è assolutamente benigna.
Il blocco mandibolare come conseguenza inevitabile è un falso mito ed è plausibilmente legata a contrattura antalgica muscolare.
La malocclusione dentale non è correlata al click dell’articolazione temporo-mandibolare.
Si deve valutare l’associazione di diverse caratteristiche di malocclusione dentale con i suoni di click dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) in una popolazione di pazienti affetti da disordine temporo-mandibolare.
Materiali e metodi: Quattrocentoquarantadue pazienti affetti da disordini temporomnadibolari (72% donne; 32,2 ± 5,7 anni, range 25-44 anni) sono stati suddivisi in un gruppo con e senza click dell’articolazione temporo mandibolare, in base alla valutazione dei “Research Diagnostic Criteria for Temporomandibular Disorders” (RDC/TMD). Per ogni paziente sono state registrate sette caratteristiche occlusali: (1) morso incrociato posteriore, (2) morso eccessivo, (3) morso aperto, (4) overjet, (5) interferenze mediotrusive e (6) laterotrusive e (7) posizione di contatto retrusa rispetto alla lunghezza massima dell’intercuspidazione (RCP-MI). È stato creato un modello di regressione logistica per stimare l’associazione delle caratteristiche occlusali con il click dell’ATM.
Risultati
La differenza tra i gruppi per quanto riguarda la prevalenza delle varie caratteristiche occlusali non è stata generalmente statisticamente significativa, con piccole eccezioni. Le interferenze mediotrusive (P = .015) e il vetrino RCP-MI ≥2 mm (P = .001) sono state le due caratteristiche occlusali associate alla probabilità di avere click dell’articolazione mandibolare, anche se gli odds ratio aggiustati per il click dell’ATM erano bassi per entrambe le variabili (1,63 e 1,89, rispettivamente).
Inoltre, la quantità di varianza nella prevalenza del ticchettio dell’Articolazione Temporo Mandibolare predetta dal modello finale era pari al 4,5% (R(2) = 0,045).
Conclusioni
I risultati della presente indagine suggeriscono che in una popolazione di pazienti affetti da disturbi mandibolari, il contributo delle caratteristiche di malocclusione dentale nel predire i click dell’articolazione mandibolare è minimo e non ha alcuna rilevanza clinica.