La tossina botulinica, un neurotossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, è ampiamente conosciuta per le sue applicazioni estetiche, ma negli ultimi anni ha suscitato un crescente interesse anche nel trattamento del dolore oro-facciale.
Vi sono evidenze scientifiche riguardanti l’efficacia della tossina botulinica nel trattamento di varie condizioni dolorose che colpiscono il distretto oro-facciale, come la disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), la nevralgia del trigemino e le cefalee.
Disfunzioni Mandibolari
Le patologie a carico dei muscoli masticatori e/o ATM raggruppate in clusters di sintomi:
– Principale causa di dolore orofacciale non-odontogeno ( 15 % della popolazione)
– Decorso cronico ma favorevole, con fluttuazione dei sintomi
– La Diagnosi è CLINICA e va integrata con l’ IMAGING
– Trattamento, il più delle volte, conservativo (management)
– Comorbidità (cefalea muscolo-tensiva, problemi cervico-vertebrali, fibromialgia, ecc.)
Opzioni Terapeutiche
- TERAPIA COMPORTAMENTALE
- FISIOTERAPIA
- USO PROLUNGATO DI FANS
- BITE SPLINT
- ARTROCENTESI
- ARTROSCOPIA
- TOSSINA BOTULINICA
- CHIRURGIA

- Bruxismo con Digrignamento ed Usura dentale
- Sovraccarico Articolare da Bruxismo con Serramento dentale causa Usura del Disco Articolare e Degenerazione Artrosica
- Dolore Muscolare da Bruxismo senza Danno Articolare con o Senza Ipersviluppo Muscolare

Meccanismo d’Azione della Tossina Botulinica
La tossina botulinica agisce bloccando il rilascio di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare, portando a una temporanea paralisi muscolare. Questo meccanismo è alla base dei suoi effetti terapeutici nel ridurre la contrattura muscolare e l’infiammazione, che sono frequentemente associati a condizioni dolorose oro-facciali. Inoltre, la tossina può modulare la trasmissione del dolore a livello centrale, contribuendo a un effetto analgesico.
Applicazioni Cliniche della Tossina Botulinica
- Disfunzione dell’Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM)
La disfunzione dell’ATM è una delle cause più comuni di dolore oro-facciale. La somministrazione di tossina botulinica nei muscoli masticatori ha dimostrato di ridurre significativamente il dolore e migliorare la funzionalità mandibolare. Studi clinici hanno riportato una riduzione dei sintomi in pazienti affetti da bruxismo e contratture muscolari. - Nevralgia del Trigemino
La nevralgia del trigemino è un disturbo caratterizzato da episodi di dolore intenso e acuto nel territorio del nervo trigemino. La tossina botulinica è stata utilizzata come opzione terapeutica in pazienti refrattari ad altre forme di trattamento. Le evidenze suggeriscono che la somministrazione di tossina botulinica possa ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi dolorosi. - Cefalee
Le cefalee, in particolare l’emicrania e le cefalee tensionali, sono condizioni comuni che possono compromettere la qualità della vita. La tossina botulinica è stata approvata per il trattamento dell’emicrania cronica, e studi hanno dimostrato che può ridurre sia la frequenza che l’intensità degli attacchi, con un profilo di sicurezza accettabile.
Efficacia e Sicurezza della Tossina Botulinica
Numerosi studi clinici hanno evidenziato l’efficacia della tossina botulinica nel trattamento del dolore oro-facciale. Gli effetti collaterali più comuni includono debolezza muscolare locale e dolore nel sito di iniezione, che sono generalmente transienti. Tuttavia, è fondamentale una valutazione accurata dei pazienti e un’adeguata formazione del personale medico per minimizzare i rischi.
La tossina botulinica rappresenta una valida opzione terapeutica nel trattamento del dolore oro-facciale. Le sue proprietà analgesiche e la capacità di modulare l’attività muscolare la rendono un alleato prezioso per i clinici.
Con un utilizzo appropriato, la tossina botulinica può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da condizioni dolorose oro-facciali.
Il dr. Luca Guarda Nardini si occupa di chirurgia orale e maxillo facciale per la risoluzione di problematiche complesse come i trattamenti delle disfuzioni mandibolari.
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