Le osteotomie della mascella sono procedure chirurgiche che coinvolgono la sezione e la riposizionamento della mascella al fine di correggere malocclusioni dentarie, disfunzioni cranio-mandibolari e difetti scheletrici facciali. Queste procedure rappresentano un importante strumento nella pratica dell’ortognatodonzia e nell’intervento chirurgico maxillo-facciale. In questo articolo, esploreremo i principali tipi di osteotomie della mascella, le indicazioni cliniche e le considerazioni tecniche.
Osteotomie della Mascella
Le osteotomie della mascella sono indicate per una serie di condizioni, tra cui:
Malocclusioni dentarie: Le osteotomie della mascella sono spesso eseguite per correggere malocclusioni come la classe II (mandibola retrocessa rispetto alla mascella) o la classe III (mandibola protrusa rispetto alla mascella). Queste procedure consentono di riposizionare la mascella in una posizione corretta per ottenere una corretta occlusione dentaria.
Disfunzioni cranio-mandibolari: Le osteotomie della mascella possono essere utilizzate per trattare disfunzioni come l’articolazione temporomandibolare (ATM) dolorosa, la limitazione dell’apertura della bocca o la malocclusione associata a problemi di occlusione.
Difetti scheletrici facciali: In alcuni casi, le osteotomie della mascella sono necessarie per correggere difetti scheletrici facciali congeniti o acquisiti, come asimmetrie facciali significative o difetti dello sviluppo mascellare.
Tipologie di Osteotomie della Mascella
Le osteotomie della mascella possono essere classificate in base all’approccio chirurgico e alla tecnica utilizzata. Alcuni dei principali tipi di osteotomie della mascella includono:
Osteotomia sagittale mandibolare (Sagittal Split Osteotomy): Questa tecnica prevede la divisione sagittale della mandibola per permettere il riposizionamento della parte anteriore e posteriore. È utilizzata per correggere malocclusioni come la classe II o la classe III. La stabilità viene garantita tramite l’utilizzo di fili o placche e viti di fissazione.
Osteotomia di Le Fort I: Questa osteotomia coinvolge la sezione dell’osso mascellare superiore nella regione del palato duro. È utilizzata per correggere malocclusioni, disfunzioni dell’ATM e difetti scheletrici facciali. La mascella viene riposizionata in una nuova posizione e fissata con placche e viti di fissazione.
Questa procedura prevede la recisione del mascellare superiore dal resto del cranio. Il mascellare viene quindi riposizionato nella posizione corretta e fissato con placche e viti.
Le osteotomie mascellari possono essere eseguite in anestesia generale o locale. L’intervento di solito dura da due a quattro ore .Osteotomia di Le Fort II e III: Queste osteotomie coinvolgono la sezione dell’osso mascellare superiore nella regione della guancia (Le Fort II) o del terzo inferiore del viso (Le Fort III). Sono utilizzate principalmente per la correzione di difetti scheletrici facciali, come le sindromi cranio-facciali o le malformazioni cranio-facciali congenite.
I rischi dell’osteotomia mascellare
I primcipali rischi dell’Osteotomie della Mascellare includono:
- Emorragia
- Infezione
- Danno ai nervi
- Malocclusione (morso improprio)
- Dolore
- Gonfiore
La maggior parte delle persone è in grado di tornare a casa il giorno dopo l’intervento. Il recupero dall’osteotomia mascellare può richiedere diverse settimane o mesi. Durante questo periodo, i pazienti dovranno seguire una dieta morbida ed evitare attività faticose.
I risultati dell’osteotomia mascellare possono essere cambiamenti drammatici e permanenti nell’aspetto del viso e nella funzione.
Considerazioni Tecniche e Complicanze sugli interventi chirurgici
Le osteotomie della mascella sono procedure complesse che richiedono una pianificazione accurata e una competenza chirurgica specializzata. È fondamentale considerare le dimensioni ossee, l’occlusione dentaria, la stabilità post-operatoria e l’estetica facciale. L’utilizzo di imaging avanzato come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM) può aiutare nella pianificazione pre-operatoria.
Alcune delle complicanze associate alle osteotomie della mascella includono:
Infezione: L’infezione del sito chirurgico può verificarsi, ma può essere ridotta con l’utilizzo di antibiotici profilattici e una corretta gestione delle ferite.
Emorraggio: Il sanguinamento durante o dopo l’intervento chirurgico è un rischio potenziale. Il chirurgo adotterà misure preventive per minimizzare il rischio di sanguinamento, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario un intervento aggiuntivo per controllare l’emorragia.
Nervi danneggiati: Durante l’osteotomia, ci può essere il rischio di lesioni ai nervi circostanti, che possono portare a una perdita di sensibilità o a una disfunzione dei muscoli facciali. Queste lesioni possono essere temporanee o permanenti.
Problemi di cicatrizzazione: Alcuni pazienti possono sviluppare complicazioni nella cicatrizzazione come cheloidi (cicatrici sporgenti e rigide) o aderenze. La gestione adeguata delle ferite e il follow-up regolare possono aiutare a prevenire tali complicazioni.
Problemi di occlusione: In alcuni casi, potrebbe verificarsi una discrepanza nella chiusura della bocca o nell’occlusione dentaria dopo l’osteotomia. Questo può richiedere ulteriori interventi correttivi.
Sensibilità alterata: Dopo l’osteotomia, alcuni pazienti possono sperimentare un cambiamento nella sensibilità della mascella, delle labbra o delle guance. Questa condizione spesso migliora nel tempo, ma in alcuni casi può essere permanente.
Dolori e gonfiori: Dopo l’intervento chirurgico, è comune sperimentare dolore, gonfiore e disagio nella zona operata. Gli analgesici e la gestione del gonfiore possono essere prescritti per alleviare questi sintomi.
Osteotomie della mascella e la correzione chirurgica delle malocclusioni
Le osteotomie della mascella sono procedure chirurgiche importanti per la correzione delle malocclusioni, delle disfunzioni cranio-mandibolari e dei difetti scheletrici facciali. Sebbene siano procedure sicure ed efficaci, comportano alcuni rischi e complicanze come infezioni, sanguinamenti, danni ai nervi, problemi di cicatrizzazione, problemi di occlusione, sensibilità alterata e dolore post-operatorio.
Il dr. Luca Guarda Nardini si occupa di chirurgia orale e maxillo facciale per la risoluzione di problematiche complesse come la correzione chirurgica delle malocclusioni
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